Nella giornata di giovedì 10 ottobre 2024, si è tenuta l’audizione di Acadi con il Presidente, Geronimo Cardia, dinnanzi alla Commissione Antimafia della Regione Lombardia sul tema del gioco e delle infiltrazioni criminali nel mondo dei giochi e delle scommesse, alla presenza di altri soggetti convocati tra cui Stefano Toselli, Coordinatore del Dipartimento Legalità – Trasparenza – Anticorruzione di A.N.C.I. Lombardia.
Nel corso dell’Audizione il Presidente Cardia ha inizialmente rappresentato il position paper comune elaborato con EGP–FIPE, nonché ricordato gli adempimenti di compliance svolti dal comparto, denunziando il rischio dell’espansione dell’illegalità nel caso non venga messo freno alle misure espulsive di distanze e limitazioni di orari concentrate principalmente sugli apparecchi e ricordando, quindi, l’esigenza di riordino del territorio dopo quello dell’on line.
Inoltre il Presidente Cardia è intervenuto in altre due occasioni:
1. ha rappresentato e chiarito l’analisi dei dati della raccolta e della spesa di gioco, rappresentati dal Consigliere Pierfrancesco Maiorino, Componente della Commissione Antimafia;
2. ha rappresentato l’effettiva origine dello spostamento della domanda di gioco dal canale terrestre all’online, e dato evidenza delle politiche attive di contrasto al DGA in Regione Campania rispettivamente replicando alle osservazioni del dott. Stefano Toselli, Coordinatore del Dipartimento Legalità – Trasparenza – Anticorruzione di A.N.C.I. Lombardia e rispondendo alle domande della Presidente Paola Pollini.
Al termine dell’Audizione la Presidente della Commissione ha definito l’intervento “molto incisivo”.
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Dicono di noi
Comunicato stampa
GIOCO LEGALE: ACADI, EGP FIPE , “I DIVIETI E LE RIDUZIONI DI OFFERTA NON RISOLVONO IL DISTURBO DA GIOCO D'AZZARDO, MA AUMENTANO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA CREANDO EFFETTI COLLATERALI INDESIDERATI”
“Il fenomeno del gioco d’azzardo è importantissimo. Nel 2023 la raccolta complessiva ha raggiunto 140 miliardi di euro, ma la spesa effettiva degli utenti è di 20 miliardi di euro, il gettito fiscale su questi 20 miliardi è di 12 miliardi di euro, mentre 8 miliardi rimangono per la remunerazione delle filiere.
Dal 2018 al 2023, la spesa per il gioco online è aumentata da 1,6 miliardi a 4,4 miliardi di euro, mentre quella per slot machine e videolotterie è calata di 2 miliardi di euro. Tuttavia, vietare la distribuzione fisica del gioco ha solo spostato la domanda su altri tipi di gioco e nell’illegale. A Varese, ad esempio, con le nuove limitazioni di orario che impongono 16 ore di chiusura al giorno solo per le slot, gli utenti si stanno spostando nelle sale a pochi chilometri in Svizzera. Questo non risolve il problema del disturbo da gioco d’azzardo e riduce il gettito fiscale dello Stato.
La legge delega prevede il riordino del settore e introduce il registro di autoesclusione, uno strumento efficace nell’online, che deve essere esteso anche ai punti di gioco fisici. Oggi il gioco sul territorio è ostacolato da norme locali e regionali che bloccano nuove concessioni. Senza una regolamentazione coordinata, partecipare a gare per nuove licenze diventa impossibile, lasciando spazio solo alla criminalità organizzata.
È quanto affermato da ACADI ed EGP FIPE che aderiscono a Confcommercio Imprese per l’Italia in occasione dell’Audizione Commissione Antimafia della Regione Lombardia, che si è svolta lo scorso 10 ottobre.
L’offerta sui territori degli apparecchi si è ridotta notevolmente nel tempo, scendendo sotto ai livelli richiesti dall’Intesa Stato Regioni del 2017 per effetto delle penalizzanti chiusure imposte dal Covid, per i continui aumenti di tassazione, per i mancati rinnovi di prodotto causati dall’impossibilità di programmazione di investimenti per le continue proroghe derivanti dai mancati riordini, e quindi anche e soprattutto per le misure espulsive di Regioni e Comuni. E con la riduzione anche il gettito erariale fatto emergere dagli apparecchi e’ passato da 6,6 miliardi del 2018 a 5.8 del 2023. Pensare oggi con il riordino di andare a ridurre ulteriormente l’offerta degli apparecchi sui territori certamente non risolve il problema del disturbo da gioco d’azzardo perché semplicemente lo sposta su altre tipologie di giochi o sull’illegalità. Inoltre, significa compromettere il presidio di legalità sui territori (oggi assicurato su 6 mila Comuni), significa perdere ulteriormente gettito erariale (oggi assicurato per 5,8 miliardi su 12 dell’intero comparto), significa compromettere i livelli di occupazione garantiti (circa 110.000 lavoratori su 150.000), significa mettere a rischio una rete di imprese collaudate nella gestione di prodotti altrettanto delicati quali superalcolici e tabacchi e pronte ad una ulteriore qualificazione organizzativa e professionale per continuare a garantire legalità e tutela dei consumatori”.
Pressgiochi, 16 ottobre 2024
Comm. Antimafia Lombardia. Acadi e EGP Fipe: “I divieti e le riduzioni di offerta non risolvono il disturbo da gioco d’azzardo”
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Agimeg, 16 ottobre 2024
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Agipronews, 16 ottobre 2024
Giochi Acadi ed Egp-Fipe in Commissione Antimafia alla Regione Lombardia: "Riduzioni di offerta portano a spostamento domanda sull'illegale"
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Gioconews, 16 ottobre 2024
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Jamma, 16 ottobre 2024
Acadi ed Egp-Fipe: “Divieti e riduzioni di offerta non risolvono disturbo da gioco d’azzardo”
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Libero Quotidiano, 15 ottobre 2024
Gioco legale: Acadi, Egp Fipe , “i divieti e le riduzioni di offerta non risolvono il disturbo da gioco d'azzardo, ma aumentano la criminalità organizzata creando effetti collaterali indesiderati"
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Zazoom, 15 ottobre 2024
Gioco legale | Acadi Egp Fipe i divieti e le riduzioni di offerta non risolvono il disturbo da gioco d' azzardo ma aumentano la criminalità organizzata creando effetti collaterali indesiderati
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