Roma, 9 febbraio 2012 - "Credo che quello su cui valga la pena riflettere è l'approccio che si ha nei confronti del gioco. Che piaccia o no all'opinione comune, il gioco appartiene al nostro paese, alla cultura, alla tradizione". È l'invito che viene lanciato dal presidente del Censis Giuseppe Roma durante l'illustrazione del rapporto 'Gioco ergo sum'. "I dati che vengono presentati sulle giocate non rappresentano indagini ma le giocate effettive dei giocatori, la pura realtà dei fatti. Gli italiani giocano e gli piace farlo.
È quindi fondamentale il gioco per quello che è, abbandonando le vecchie concezioni di gioco per rischiare lo stipendio e in cerca di ricchezza o altre visioni di questo tipo. Va sottolineata la volontà degli italiani di intrattenersi, di divertirsi, che è quello che spinge i giocatori. Dal punto di vista della raccolta, inoltre, è bene guardare non solo alla raccolta complessiva lorda, che sappiamo viene spesso fraintesa, ma si pensi anche al settore del gioco come portatore di ricchezza. Siamo ormai abituati a sentir dire quotidianamente che si va a mettere le mani in tasca agli italiani o alle imprese, ebbene, in questa logica, il settore del gioco opera in senso inverso, portando nelle tasche dello Stato".
Ufficio Stampa ACADI