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LA MANOVRA BIS E’ LEGGE: ECCO COSA CAMBIA PER IL SETTORE DEL GIOCO

Roma, 14 settembre 2011 - Con 314 voti favorevoli e 300 contrari, la Camera dei Deputati ha stasera approvato definitivamente la manovra economica varata dal Governo e che, come noto, contiene numerose disposizioni anche in materia di gioco.

Stamattina Montecitorio, con 316 voti favorevoli e 302 contrari, aveva già votato la questione di fiducia posta ieri dal Ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, a nome del Governo, sull'approvazione, senza emendamenti, subemendamenti e articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge, nel testo della Commissione identico a quello approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari (C. 4612).Dopo la trattazione degli ordini del giorno e le dichiarazioni di voto finali, il provvedimento è stato approvato in via definitiva.

Ecco in sostanza cosa cambia per il settore del gioco.

Il potere del Governo sui giochi non ha limiti. In Gazzetta Ufficiale del 13 agosto 2011 viene pubblicato il decreto concernente: "Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo". Il  Ministero dell'economia e delle finanze-Amministrazione autonoma dei monopoli  di Stato, con propri decreti dirigenziali adottati entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore  del presente decreto, "emana tutte le disposizioni in  materia  di  giochi pubblici utili al fine di assicurare maggiori entrate, potendo tra l'altro introdurre nuovi giochi, indire nuove lotterie, anche  ad estrazione istantanea, adottare nuove modalità di gioco del Lotto, nonché dei giochi numerici a totalizzazione nazionale, variare l'assegnazione della percentuale della posta di gioco a montepremi ovvero a vincite in denaro, la misura del prelievo erariale unico, nonché la percentuale del compenso per le attività di  gestione ovvero  per  quella  dei  punti  vendita.

Il Direttore generale dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato può proporre al Ministro dell'economia e delle finanze di disporre con propri decreti, entro il 31 dicembre 2011, tenuto anche conto dei provvedimenti di variazione delle tariffe dei prezzi di vendita al pubblico dei tabacchi lavorati eventualmente intervenuti, l'aumento dell'aliquota di base dell'imposta di consumo  sulle sigarette prevista dall'allegato I al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 e successive modificazioni. L'attuazione delle disposizioni del presente comma assicura maggiori entrate in misura non  inferiore a 1.500 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2012.  Le  maggiori entrate derivanti dal presente comma  sono  integralmente  attribuite allo Stato".

Oltre all'introduzione di nuovi giochi, dunque, lo Stato potrebbe alzare le imposte sul gioco quando fosse necessario per aumentare le entrate. E, ovviamente, il pensiero di molti operatori va subito al prelievo erariale per le new slot, che più di frequente viene chiamato in causa dalla politica quando si tratta di far cassa.

      Ufficio Stampa ACADI

 

 

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