FERRARA, DECRETO AAMS, TASSATE VINCITE. DAI GIOCHI SI RECUPERERA' UN MILIARDO DI EURO L'ANNO

Roma, 8 novembre 2011 - Il compito affidato dalla manovra bis ad AAMS è "di un peso tale che siamo rimasti stupiti anche noi, un impegno da prendere peraltro in tempi ristrettissimi". Lo ha detto intervenendo in audizione alla Camera il direttore generale di AAMS Raffaele Ferrara, spiegando che "abbiamo provato ad assumere decisioni che fossero le più equilibrate possibile".

Quanto al contenuto del decreto, Ferrara ha spiegato che "i provvedimenti riguardano la manutenzione di Superenalotto e Gratta e Vinci. E' previsto l'inserimento del Superenalotto europeo e per il Lotto ci sarà un diverso orario di raccolta". Per quanto riguarda le Videolottery, "per cui era prevista una tassazione del 3% da gennaio 2012, per poi passare al 4% a regime, ora la tassazione al 4% viene anticipata al 2012, mentre dal 2013 salirà al 4,5%. Inoltre le vincite superiori ai 500 euro verranno assoggettate a un'addizionale Preu del 6%. Al momento infatti solo le vincite del Lotto vengono tassate al 6%".

Passando alle newslot, Ferrara ha spiegato che "stanno subendo dei primi segnali di leggera controtendenza rispetto alle Videolottery, quindi abbiamo cercato di distribuire il carico in modo equilibrato senza penalizzare la filiera. Viene ridotto il pay out (la quota di giocate che viene restituita come vincite), passerà dal 75% al 74%. Da gennaio 2012, e per tutto il 2012, il Preu sarà previsto all'11,8% per consentire di sostenere il peso degli investimenti; oggi il Preu è al 12,1%, quindi si tratta di 0,3 punti in meno, che per un anno consentiranno di affrontare i primi oneri finanziari. Poi dal 2013 il Preu verrà portato al 12,7% e dal primo gennaio 2015 il prelievo sarà del 13%".

Queste misure, ha spiegato Ferrara, consentiranno di "assicurare i due terzi di quanto previsto dalla norma", ovvero un miliardo di euro l'anno (la manovra prevede infatti entrate per 1,5 miliardi annui a partire dal 2012). La parte restante arriverà dalle accise, su cui, ha concluso Ferrara, "non abbiamo ancora ragionato, ma c'è tempo per farlo fino al 30 giugno".