Roma, 7 giugno 2012 - Il Tar Lazio ha emesso una nuova ordinanza per sospendere le note con cui i Monopoli di Stato hanno richiesto alle concessionarie delle slot di inviare le comunicazioni previste dalla normativa antimafia per i soggetti che detengono una partecipazione di almeno il 2%.
I provvedimenti dei Monopoli traggono origine dal decreto legge 6 luglio 2011 n. 98, modificato poi dal decreto fiscale. La norma in origine imponeva, per esempio, di produrre la certificazione antimafia e dei carichi pendenti per i parenti e affini fino al terzo grado dei titolari delle quote.
Sulla norma sono stati sollevati dubbi di costituzionalità - peraltro lo stesso Tar Lazio ad aprile aveva sospeso le prime note dei Monopoli - se n'è quindi attenuata la portata con il decreto fiscale, l'obbligo di documentazione riguarda adesso solo il coniuge non separato.
La norma è tuttavia ancora dubbia, di qui i ricorsi intentati da Gmatica, Bplus, Lottomatica e Codere che sono stati discussi ieri in fase cautelare. Le compagnie nell'udienza hanno sottolineato che per il coniuge i controlli sono più rigidi di quelli previsti per il soggetto titolare.
Nell'ordinanza emessa per GMatica, il giudice sottolinea che la nota dei Monopoli, sebbene potrebbe essere considerata un atto meramente "endoprocedimentale", "per la portata del contenuto impositivo che reca, incide immediatamente sulla posizione soggettiva dell'aggiudicataria provvisoria con riguardo all'aspirazione di vedere tramutata in definitiva l'aggiudicazione in fieri".
Tuttavia il Tar sottolinea anche che "la nuova prescrizione normativa, recante aggravamenti degli oneri dichiarativi, non può che applicarsi alle operazioni contrattuali avviate dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto, considerato il carattere innovativo dell'ordinamento riferibile alla ridetta disposizione".
L'udienza di merito è stata fissata al 20 febbraio 2013.
Ufficio Stampa ACADI