Roma (Campidoglio) - Si è svolto ieri il Convegno "L'azzardo non è un gioco", organizzato da Paolo Voltaggio, capogruppo di Identità cristiana per Roma. Tema centrale dell'incontro, affrontare il problema della dipendenza dal gioco, senza tuttavia volerlo demonizzare e, soprattutto, senza confondere il gioco legale con quello illegale. Sostiene infatti lo stesso Voltaggio che "le infiltrazioni criminali ci sono in qualsiasi settore florido. Il problema sono i controlli e l'assenza di norme di carattere europeo ed internazionale, per prevenire le dipendenze".
Al Convegno, come preannunciato, è intervenuto anche Sistema Gioco Italia che, con il suo portavoce, il vicepresidente Italo Marcotti, ha espresso la necessità di trovare "un tavolo di confronto con chi si occupa di questo tema".
Punto comune raggiunto tra la rappresentanza di filiera di Confindustria e gli organizzatori del convegno, è stato pertanto quello di riconoscere che l'aiuto al soggetto "debole" non lo si dà limitando l'offerta di gioco legale, ma acquisendo una maggiore consapevolezza del prodotto che si immette sul mercato, che, come afferma il vicepresidente di S.G.I., "è cresciuto in maniera esponenziale, grazie al lavoro di imprenditori che hanno sempre seguito le regole dettate dal Parlamento. (...) Proibendo non si ottiene nulla, informando sì".
E' emersa quindi, dall'incontro in Campidoglio, una volontà comune di affrontare il problema della dipendenza dal gioco, fondamentale punto di partenza per aprire un dibattito tra gli operatori del settore.